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Vita di Johannes Vermeer

argomenti relativi a Vermeer. Il secolo d'oro dell'arte olandese

Johannes Vermeer nacque nel 1632 a Delft, dove fiorivano botteghe per tessitura di arazzi e fabbriche di ceramiche e birra.

Johannes era secondogenito e unico figlio maschio di Reynier e di sua moglie Digna Baltens, che dodici anni prima avevano avuto una figlia chiamata Gertruy. Fu battezzato il 31 ottobre 1632 nella Chiesa riformata di Delft. In genere i neonati venivano battezzati pochi giorni dopo la loro nascita, quindi Vermeer probabilmente nacque nella ultima decade di Ottobre 1632. I suoi nonni e sua madre erano analfabeti.

Stradian di Delft, Johannes Vermeer
La stradina di Delft
c. 1657–1661

Suo padre, Reynier Jansz, vissuto tra il 1591 e il 1652, cambiò il suo cognome in Vos che in olandese significa "volpe" e poi in Vermeer, ma non ne sappiamo il motivo. Qualche tempo dopo il suo matrimonio, avvenuto nel 1615, si autodefiniva "caffawercker," tessitore di caffa un tipo di seta per mobili e tende. Verso il 1630 prese in affitto una locanda che aveva come insegna una volpe volante, De Vliegende Vos, che si trovava in prossimità della piazza del mercato in Voldersgracht. Lì esercitava l'attività d'albegatore e dal 1631 anche quella di mercante di quadri, dopo essersi iscritto alla gilda di San Luca, un'organizzazione commerciale che regolava rapporti di lavoro di artisti e artigiani locali. Nella locanda si fermavano intenditori d'arte e pittori e Reynier aveva la possibilità di fare da intermediario e di vendere i quadri messi in mostra.

Quando nacque Johannes, quindi il padre aveva appena avviato una nuova attività che lo portò ad acquistare nel 1641 la grande casa, oggi distrutta, le cui finestre si aprivano sulla piazza del mercato nel centro della città. A giudicare da un'incisione contemporanee doveva essere abbastanza grande per ospitare al piano di sotto la locanda chiamata Mechelen gestita da Reynier e lo spazio per la tessitura di caffa, attività a cui Reynier non aveva rinunciato.

Di Vermeer bambino e adolescente non si sa nulla. Anche la sua formazione artistica è incerta. Non si sa se abbia mai lasciato Delft per studiare pittura altrove.

Come ogni pittore olandese si sottopose a un periodo di sei anni di apprendistato con un maestro pittore che apparteneva alla gilda di San Luca, ma non si sa chi fosse il suo maestro anche se si sono fatti i nomi di Leonaert Bramer, Carel Fabritius, e Abraham Bloemaert lontanamente imparentato con la sua futura suocera di Vermeer.

Nel dicembre del 1652 morì suo padre, lasciando la famiglia in una precaria situazione economica. I suoi debiti furono saldati solo qualche anno dopo. Gli eredi non versarono nessun obolo alla opere pie, cosa insolita per un defunto di condizione economica media. Il giovane Vermeer ereditò il commercio dei quadri e la locanda.

firma di Catharina Bolnes e Johannes Vermeer
Le firme di Johannes Vermeer e di sua moglie Catharina Bolnes in un documento del 1655

Nell'aprile 1653 Vermeer sposò Catharina Bolnes, proveniente da una ricca famiglia cattolica di Gouda, nella chiesa di Schipluy, l'odierna Schipluyden, a circa un'ora di cammino da Delft. In questa cittadina esisteva una comunità cattolica abbastanza numerosa e il matrimonio fu celebrato secondo il rito cattolico. Johannes aveva poco più di ventanni, Catharina un anno di più. Le loro firme appaiono insieme in un documento ed è interessante vedere, come da un confronto sommario, esse rivelino una differenza evidente di personalità. Qualche giorno prima di sposarsi Vermeer probabilmente si convertì al cattolicesimo.


Catharina BolnesDettaglio di Ragazza che legge una l lettera presso la finestra (c. 1657) probabilmente raffigurante Catharina Bolnes, la moglie di Vermeer

Nei loro ventitre anni di matrimonio ebbero quindici figli, dei quali quattro morirono prima del padre. Nonostante il sostegno economico di Maria Thins, mamma di Catharina, nonostante le occasionali eredità ricevute da parenti più o meno vicini, nonostante il commercio di quadri di altri pittori praticato dall'artista, nonostante la vendita dei suoi quadri, i Vermeer vissero nell'incertezza economica e il pittore doveva ricorrere a prestiti.

Dopo il matrimonio si stabilirono probabilmente nella casa di Maria Thins, dove comunque risiedevano sicuramente nel 1660. La suocera, pratica di tribunali e procedure burocratiche, aveva divorziato dal marito in 1641, era entrata in possesso di metà dei suoi beni e con la figlia si era trasferita a Delft in una casa nelle vicinanze del lato sud della piazza del mercato, chiamato Angolo dei papisti. Vermeer "si trovo a essere un cittadino di seconda classe, in una citta' dominata dai protestanti. Maria Thins invece aveava allontanato l'altro suo figlio, Willem, che nelle feroci liti dei genitori, si era schiarato con il padre, violento e impulsivo come lui.

presunto autorotratto di Johannes Vermeer
Presunto autoritratto di Vermeer
La Mezzana (dettaglio)
1656

Nel dicembre 1653 Vermeer divenne membro nella gilda di San Luca di Delft, pagò i sei fiorini di tassa d'iscrizione a rate, versando l'ultima rata nel 1656. Era così abilitato firmare e a vendere sia i suoi quadri che quelli di altri pittori.

Nelle prime opere Vermeer affrontò temi religiosi e mitologici. Sua suocera possedeva una modesta collezione di dipinti di Utrecht e glieli mise a disposizione.

Anche se si sa molto poco sulle relazioni con altri pittori Vermeer conosceva sicuramente Gerrit ter Borch con il quale aveva firmato un documento nel 1653 e che si trovava a Delft nel periodo delle sue nozze.

Dopo i primi dipinti, l'evoluzione pittorica di Vermeer prese una svolta rapida e decisiva. Egli adattò alle sue esigenze espressive scene di vita quotidiana che pittori come Ter Borch, Nicolas Maes e Pieter de Hooch avevano già sviluppato con successo. Il suo approccio a questi temi fu diverso. Nei suoi contemporanei l'aneddoto è una componente fondamentale del quadro. In Vermeer emerge il senso d'universale.

Nel 1662 Vermeer fu nominato decano della gilda di Delft. In questo periodo vive la sua maturità artistica, dipingendo spesso scene con una sola figura, come la Donna in blu, la Pesatrice di perle, la Donna con la brocca, quadri in cui verosimilmente ha posato la moglie Catharina.

Nel 1663 Willem Bolnes, fratello di Catharina, tentò d'aggredire la sorella incinta e la colpì con un bastone a punta d'acciaio. Pochi mesi dopo Maria Thins ottenne dai magistrati il permesso d'internare suo figlio in una casa di correzione privata e d'amministrare il suo patrimonio.

Il pittore nello stduio, Johannes Vermeer
Il pittore nello studio
c. 1662–1668

Nello stesso anno, 11 agosto, il viaggiatore francese Balthasar de Monconys, amante di pittura e di alchimia, amico di Poussin, scrive nel suo diario: "A Delft ho visto il pittore Vermeer, che non aveva opere. Ne abbiamo vista una presso un fornaio che era stata pagata 600 lire, benché non avesse che una sola figura e che io avrei pagato 6 pistole": "6 pistole" equivalevano a un decimo di "600 lire."

Negli anni della maturità pittorica Vermeer aveva ottenuto la committenza di un cittadino importante Delft, Pieter van Ruijven, che nel corso del tempo acquistò forse la metà di tutta la produzione dell'artista.

Nel 1671 fu eletto nuovamente decano della gilda. In questo periodo fu chiamato a L'Aia per giudicare l'autenticità di vari dipinti che erano stati venduti come opere di importanti maestri italiani. Vermeer, insieme ad altri esperti, li giudicò non solo falsi, ma praticamente senza valore.

Nel 1672 la guerra dichiarata da Luigi XIV all'Olanda gettò il paese in una crisi economica e il mercato dell'arte crollò. Johannes, senza più nessuna certezza, doveva dipingere oberato dalla responsabilità della numerosa famiglia. Uno degli quadri dipinti in quel periodo fu L'allegoria della fede, insolito per lui sia per le dimensioni che per il tema, tanto da suggerire l'idea che si tratti di un quadro commissionato.

Il 16 dicembre 1675 Johannes Vermeer morì. Non si sa quanti quadri abbia dipinto. Sembrerebbe non più di sessanta.

Il 30 aprile 1676 in una supllica presentata alla Suprema Corte di Giustizia Catharina così raccontava la fine del marito: "Per tutta la durata della lunga e rovinosa guerra con la Francia non riuscì a vendere, non solo la propria arte, ma neppure i quadri di altri maestri in cui era solito commerciare e che gli rimasero a carico per suo grave danno. In conseguenza di ciò, nonché del pesante onere rappresentato dai figli, e trovandosi del tutto sprovvisto di mezzi propri, era caduto in tale angoscia e prostrazione da passare in un sol giorno, o in un giorno e mezzo, dalla piena salute alla morte."

Antonie Leeuwenhoek
Antonie van Leeuwenhoek

Antonie van Leeuwenhoek, scienziato che approfondì gli studi sul microscopio e che era vicino di casa dei Vermeer, fu nominato amministratore dei beni di Catharina a vantaggio dei suoi creditori.

Catharina diede al benestante fornaio Hendrick van Buyten due quadri Domestica e signora che scrive una lettera e Suonatrice di chitarra, come garanzia per il debito di 617 fiorini contratto dal marito. Un mese dopo cedette ventisei quadri che aveva in casa per estinguere un debito con una venditrice di indumenti. Non si sa di quali siano quadri, ma si pensa che fossero soprattutto dipinti da autori in cui commerciava.
Tentò di salvare dai creditori L'allegoria della pittura, che ancora le rimaneva, simulando una vendita a sua madre.

Passò il resto della sua vita nei debiti. Morì a 56 anni in povertà, lasciando cinque figli ancora minorenni.

Nel 1696 a un 'asta pubblica ad Amsterdam furono venduti i Vermeer che appartenavano al collezionista Jacob Dissius: ne resta l'elenco con una breve descrizione. Tre di quei quadri non sono mai arrivati fino a noi.

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Looking Over Vermeer’s Shoulder

The complete book on Vermeer’s materials, artistry and painting techniques


Jonathan Janson

(founder of Essential Vermeer.com)